venerdì 9 luglio 2010

// //

Finanziamenti: Ibrii incontra dPixel


Durante i mesi scorsi, in tanti mi avete chiesto come abbiamo ottenuto un finanziamento da dPixel, in questo post vi racconterò (quasi) tutto!

Tutto ha inizio nel “lontano” 2008, più precisamente nel mese di giugno, durante il primo TechGarage a Roma.
In quesi mesi, io ed il mio socio, eravamo ancora studenti a Pisa, ma abbiamo letto su internet di questo nuovo evento per startup ed abbiamo deciso di andarci. Nulla avviene per caso.
Avevamo già in mente di dar vita ad una startup, ma non sapevamo da dove iniziare, avevamo ancora le idee confuse. Così abbiamo pensato che sarebbe stata una ottima occasione per capirne di più su questo mondo, all’epoca, così sconosciuto.

Una mattina di giugno, ci siamo recati a Roma, alla Luiss. Siamo arrivati in ritardo (causa trenitalia!), ricordo che eravamo emozionati e curiosi di sapere cosa ci stava aspettando in quella sala gremita di persone.
Dopo il check-in, ci hanno dato il pass e lo abbiamo messo al collo, fieri di portarlo, come se quella fosse la nostra inizializzazione al mondo delle startup!

Quando siamo arrivati, i pitch erano già iniziati e così ci siamo seduti in fondo alla sala ed abbiamo iniziato ad ascoltare le presentazioni delle varie startup. Come primo impatto è stato decisamente incoraggiante, più guardavamo gli altri presentare e più capivamo che potevamo farcela anche noi!

Dopo i pitch, è arrivato il momento che ha cambiato il corso degli eventi, almeno per me.

Ebbe inizio un panel, i partecipanti erano dei VCs italiani, qualche imprenditore di successo ed altri esperti. Ricordo che, da subito, mi ha colpito uno di loro, aveva l’atteggiamento di quello che ”sapeva il fatto suo”. Oltre al fatto che provavo una certa invidia per la sua chioma fluente!!! Parlo di Gianluca Dettori, il fondatore di dPixel. Durante il panel, ad un certo punto, Gianluca ha iniziato una discussione con un altro VC italiano, è stato in quei momenti che ho capito che lui era l’uomo giusto per noi. In pochi secondi, ho capito che era una persona diretta e con gli attributi, il tipo di persone con cui mi piace confrontarmi. Finalmente, avevamo un contatto a cui potevamo rivolgerci per presentare la nostra idea: dPixel.

Quella giornata è proseguita secondo il programma e, nel tardo pomeriggio, io ed il mio socio siamo tornati a Pisa. Quell’evento ci è servito tantissimo per capire cosa vuol dire presentare ad un investitore, per capire chi erano dei possibili VCs a cui potevamo rivolgerci e, soprattutto, è stata una iniezione di sicurezza: non era una missione impossibile!

Nelle settimane successive, abbiamo iniziato a seguire Gianluca sul suo blog e su tutti gli altri social network in cui era presente. Stavamo studiando il nostro “obiettivo”.

Un giorno, Gianluca ha scritto un post che attirò la mia attenzione. Dopo aver letto attentamente il post,ho deciso di scrivere un commento in merito. L’obiettivo del commento, era, ovviamente, cercare di far conoscere a Gianluca che, online, esisteva un servizio chiamato Ibrii e che, forse, poteva interessargli.

Ad oggi, posso tranquillamente affermare che quel commento fu “galeotto”. Evidentemente, ero riuscito a stimolare la sua curiosità perchè lui mi ha risposto dicendomi di scrivergli e di mandargli ulteriori dettagli in merito ad Ibrii.

Quando ho letto la sua risposta, ero contentissimo, avevo ottenuto ciò che volevo: una possiblità con dPixel.

Quel pomeriggio, subito dopo aver letto il suo commento di risposta, ho iniziato a scrivere un documento descrittivo del servizio. Non avendo alcuna esperienza in merito, ho riportato una semplice descrizione del servizio, ponendo il focus sul problema che noi risolvevamo e sul perchè eravamo unici e con un alto potenziale.
Poi ho mandato tutto via email a Gianluca, il quale mi ha risposto che avrebbe girato il tutto allo staff di dpixel e che ci avrebbero contattato loro.
Infatti, qualche giorno dopo, siamo andati a Milano, nella sede di dPixel, per parlare personalmente del nostro progetto con loro.
Inutile dirvi quanto potevamo essere emozionati quel giorno, per noi era la prima volta che presentavamo Ibrii ad un possibile investitore.

Ricordo che, dopo i saluti e le presentazioni, ci hanno detto: ”Noi, in dPixel, riceviamo centinaia di business plan al mese, ma all’anno gli investimenti si contano con le dita di una mano”.

Che dire, sicuramente incoraggiante! Per la serie...”provateci pure ma è quasi impossibile”

Abbiamo iniziato a presentarci e a descrivere il nostro prodotto, la nostra idea, quello che volevamo fare. Forse, è stata proprio la loro frase iniziale che ci ha dato coraggio, sentivamo di non avere nulla da perdere.
Così abbiamo parlato e discusso con loro senza mai sentire il peso di essere sotto “esame”.

Dopo circa un’ora di incontro, uno di loro ci ha detto: “Per noi va bene, ci interessa.”

Io ed il mio socio ci siamo guardati in faccia, quasi increduli, ed abbiamo chiesto: ”Cioè? Sareste disposti ad investire?” La risposta la sapete già!

Potete immaginare la nostra immensa gioia, stava accadendo quello che, per mesi, avevamo sognato e che credevamo quasi impossibile da realizzare. Quell’incontro è stato il primo di tanti altri ed ha segnato l’inzio di un lungo percorso fatto di due diligence, term sheet, certificati azionari, clausole legali, presentazioni e contratti vari, insomma è stato il nostro ingresso ufficiale nel mondo startup!

Ho voluto raccontavi il nostro incontro con dPixel, per dimostrarvi che nulla è impossibile e che, a volte, basta anche un commento per cambiarvi la vita.

Nel prossimo post, vi darò qualche consiglio, limitatamente alla mia esperienza, su cosa dovete fare e cosa dovete assolutamente evitare quando andate da un investitore.

Nei post successivi, inoltre, vedremo in dettaglio il percorso che porta dalla fase di due diligence al finanziamento, passando per il term sheet e tutte le altre fasi burocratiche.

Vi annuncio che interverranno anche degli “ospiti”!

Un saluto,
Stefano Passatordi