venerdì 2 aprile 2010

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Il Bing Bang: l'idea


Con questo post, darò inizio ad un percorso durante il quale verranno affrontati tutti i momenti topici della vita e lo sviluppo di una startup.

Forse, molti di voi si saranno chiesti come nasce una startup, qual è il primo evento da cui tutto ha inizio.

E’ probabile che la risposta possa sembrare scontata per alcuni di voi, ma, in realtà, non è così : tutto nasce da una idea!

Ripeto, la risposta non è scontata, come potreste pensare, perchè se è vero che tutto ha inizio da una idea, è pur vero che quest’ultima non ci sarebbe se voi non aveste la mente predisposta. Quindi, scavando a fondo, si scopre che il punto di partenza siete proprio voi e la vostra voglia di cambiare, di fare qualcosa di diverso rispetto agli altri, qualcosa di potenzialmente molto innovativo. Partendo da questo presupposto, possiamo, allora, affermare che il BingBang di una startup è : l’idea.

In genere, le dinamiche sono, fondamentalmente, due:

• L’idea vi viene all’improvviso, magari mentre passeggiate o siete al teatro oppure a cena con degli amici. In ogni caso, state pur certi, che è il frutto del lavoro in background della vostra mente che, per giorni, ha lavorato silenziosa (magari stimolata da qualcosa che avete visto o vissuto giorni prima) e poi, all’improvviso, ha partorito la vostra nuova ed incredibile idea.

• La vostra voglia di cambiare e di fare qualcosa di nuovo è così forte che decidete di dover pensare a tutti i costi ad una idea. Ed ecco che, mentre siete a lavoro, mentre studiate, mentre fate le vostre cose, il vostro unico pensiero è la ricerca dell’idea che vi cambiarà la vita.

Per quanto riguarda me e la mia personale esperienza con Ibrii, posso affermare di rientrare nel secondo caso, quelli che cercano ed inseguono l’idea. Già nel lontano 2006, io ed il mio socio, iniziammo a pensare che “da grandi” (ovvero dopo l’università :) avremmo provato ad iniziare un progetto insieme, ma, ovviamente, non sapevamo cosa. Durante i mesi successivi, eravamo quasi ossessionati dal fatto che dovevamo pensare a qualcosa da realizzare e, così, le giornate all’università erano diventate sessioni di brainstorming, in cui, spesso, coinvolgevamo altri amici. Nei primi mesi del 2008, inziammo ad appassionarci ad una idea: un notebook online con la capacità di prelevare dal web i contenuti da annotare. Questa era l’idea “grezza”, ma ci piacque subito e così decidemmo di iniziare a lavorare su questo progetto.

Quando credete di aver trovato l’idea giusta, la prima cosa da fare è cercare in rete se qualcuno vi ha già preceduti. Inizia, quindi, una fase di ricerca per capire, essenzialmente, due aspetti importanti:

1. Qualcuno ha avuto prima di voi la stessa idea

2. Valutare la fattibilità dell’idea stessa

Se trovate uno o più progetti molto simili o uguali a quello che voi avete in mente, allora dovete ponderare seriamente se conviene puntare su quell’idea oppure se sia meglio cambiare. Avrebbe senso investire risorse su un nuovissimo e super mega fantastico motore di ricerca uguale a Google? Bhè, a meno di reali colpi di genio, perdereste solo il vostro prezioso tempo..bastano Google e Bing, per farvi capire che forse non è il caso di puntare su qualcosa già implementato da un colosso del web.

Invece, vi potrebbe capitare di trovare qualcuno che abbia già sviluppato la vostra idea, ma non è un colosso del web e non offre un servizio qualitativamente valido. In questo caso, la cosa da fare è analizzare bene il competitor e capire quali sono i suoi punti di forza e quali quelli di debolezza. In questo modo, avete maggiori possibilità di sviluppare un prodotto che abbia tutte le caratteristiche positive del vostro concorrente, ma, allo stesso tempo, capace di offrire un servizio migliore, per cui un utente può decidere di smettere di usare lui e scegliere voi.

Al contrario, se in rete non trovate nessuno che abbia già implementato la vostra idea allora dovete chiedervi il motivo. Se pensate di essere gli unici al mondo ad avere una idea....bhè, sbagliate! Nello stesso periodo in cui voi incubate il vostro nuovo colpo di genio, potete esser certi che, nel mondo, almeno un altro sta pensando la stessa cosa. Poichè internet ha abbattutto le distanze, anche se foste gli unici in Italia ad aver pensato a qualcosa di interessante, aspettatevi che un americano, un indiano, uno svedese o chiunque nel mondo, stia facendo la stessa cosa e vi troverete, quindi, a concorrere nello stesso mercato globale.

Ci potrebbero essere vari motivi per cui nessuno ha ancora sviluppato una idea come la vostra: è possibile che abbia una fattibilità troppo bassa (c’è un motivo se ancora non esiste nessuna startup che ha sviluppato il teletrasporto!), oppure, molto più semplicemente, la vostra idea non è valida. Esiste, però, anche il caso in cui voi siete i così detti “first mover”, ovvero avete avuto una brillante idea, che ha anticipato i tempi e siete i primi ad offrire un nuovo servizio. Questo è il caso ideale: una idea rivoluzionaria, che nessuno ha ancora sviluppato e che sicuramente porterà i suoi frutti, poichè state per prepararvi a cavalcare, da soli, una nuova ondata tecnologica che sta per impazzare nel web. Esempi famosi in merito, possono essere Google e Skype che hanno introdotto tecnologie rivoluzionarie, rispettivamente nel campo della ricerca ed in quello del Voip.

Nel caso di Ibrii, cercando in rete parole come “notebook” e “notes”, abbiamo scoperto che esistevano già delle startup che offrivano un servizio molto simile al nostro, una su tutte era Evernote. A quel punto, io ed il mio socio, abbiamo deciso di studiare i vari competitor per valutarne i punti di forza e di debolezza. Così facendo, abbiamo capito che, per avere maggiori speranze, dovevamo differenziarci dagli altri, ovvero offrire agli utenti qualcosa che i nostri concorrenti non offrivano: la possibilità di creare appunti anche con contenuti prelevati direttamente dal web.

Ricapitolando, quando credete di aver avuto una bella idea, da cui partitre per fondare una startup, la prima cosa che dovete fare è assumere un punto di vista critico (assolutamente non facile!) e cercare in rete se qualcuno vi ha anticipato.

In ogni caso, va eseguito uno studio relativo ad eventuali competitor, insieme con una sana valutazione di fattibilità del vostro progetto. Inoltre, è una buona pratica, discutere con i vostri amici della vostra idea...non potete immaginare quanto possa essere utile per avere una visione più ampia e dettagliata di quello che state facendo. Nessuno potrà essere più critico di un vostro amico bastardo!

Ricordate solo una cosa importante, il fatto di avere tanti competitor non è necessariamente un fattore negativo, anzi, dimostra che il mercato esiste ed è ampio. In un caso del genere, dovete essere voi bravi a trovare una soluzione per differenziarvi, al fine di rubare fette di mercato agli altri.

Per chiudere il cerchio e tornare all’assunto iniziale, il quale si basa sul fatto che, in realtà, tutto parte da voi, bisogna tener presente che può capitare di avere una bella idea, ma, purtroppo, in quel momento della nostra vita non siamo pronti a metterla in atto. Fondare una startup è, un pò, anche un atto di coraggio, vuol dire abbandonare tutto quello che si sta facendo per dedicarsi in toto al nuovo progetto. Non tutti sono disposti o possono farlo...ma questo è un altro discorso!

Concludo qui questo post dedicato all’idea da cui partire per fondare una startup. In realtà il discorso è molto più ampio, ma, per non creare confusione, cercherò di affrontare ogni aspetto legato alla questione “idea” nei prossimi post.

Ciao a tutti e buona Pasqua!
Stefano Passatordi