venerdì 16 aprile 2010

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Prima di iniziare, trovate la vostrà identità: l’Idea ed il nome


Nel post precedente, abbiamo seguito le fasi della selezione e formazione del team fondatore, adesso non rimane che iniziare a lavorare!

Molto banalmente, il primo passo è incontrarsi per discutere ed organizzare il lavoro dei mesi successivi!

Vi consiglio di organizzare i primi incontri in maniera del tutto informale, molto rilassati, magari seduti intorno ad un tavolo con pizza e birra (..non troppa però!). Siete all’inizio, come detto anche nel post precedente, nessuno di voi ha ancora le idee molto chiare, per cui sarebbe meglio qualche brainstorming prima di iniziare a sviluppare un prototipo.

Successivamente alla formazione del team, inizia una fase molto importante, la vostra idea originale deve iniziare a modellarsi e a prendere forma, è il momento in cui ponete le basi del futuro della vostra startup. Consideratelo come un processo iterativo, siete partiti da una idea grezza e, adesso, dovete rivedere il tutto, più e più volte, finchè non arrivate ad un risultato che soddisfi tutti. (In uno dei prossimi post, affronteremo questo argomento in maniera più specifica e vi spiegherò una tecnica usata in Silicon Valley)

In questo processo di analisi della vostra idea originale, dovete iniziare a valutare aspetti che prima, forse, non avete preso in considerazione:

- Effettuate altre ricerche riguardo i possibili competitor, non è mai abbastanza!

- Individuate, eventuali, limiti o problemi legali, in questo caso dovete valutarne l’entità. Potrebbe esservi utile contattare un esperto in materia oppure trovare un modo per aggirare il problema. Non sottovalutate questo aspetto, vi renderete conto della sua importanza quando un investitore vi negherà il finanziamento perchè vi sono troppe implicazioni legali non risolte!

- Pensate e concentratevi solo sui punti essenziali della vostra idea, sui pilastri senza i quali nulla potrebbe funzionare. Non perdete tempo e risorse per discutere e progettare aspetti che all’inzio non sono basilari per il vostro progetto. Il resto, lo aggiungerete in seguito.

- Iniziate a percepire la vostra idea come un qualcosa di più ampio respiro, una “idea di business”: ovvero qualcosa che un giorno (si spera presto!) possa dare da vivere a tutto il team, magari allargato. Questo diverso punto di vista vi porterà, inevitabilmente, ad affrontare temi più importanti, con cui si scontrano quotidianamente tutte le startup. Sicuramente la domanda principale dovrà essere: “Come guadagno con questa idea?” (affronteremo meglio questo fondamentale argomento nei prossimi post)

Anche noi, con Ibrii, abbiamo vissuto questa fase e, in realtà, lo facciamo ancora oggi, perchè, come ho detto in precedenza, si tratta di un processo iterativo che vi porterete sempre dietro. Durante i nostri primi brainstorming, adottavamo una tecnica molto semplice ma efficace, che noi abbiamo chiamato di “attacco costruttivo”. A turno, uno di noi vestiva i panni del difensore dell’idea e l’altro provava ad “attaccare” il progetto sotto ogni punto di vista.

In pratica, il team deve collaborare in maniera obiettiva, essere cosciente dei problemi e limiti dell’idea stessa e cercare, il più possibile, di metterli in risalto per capire come risolverli. Durante questo simpatico esercizio, a turno dovevamo rispondere ai mille “perchè?”, “come funziona?”, “è davvero utile?”, “come risolvi?”, ecc. , e così sono emerse tutte le problematiche, conosciute e nuove, legate all’idea iniziale. Questi “incontri” sono avvenuti svariate volte, finchè non abbiamo raggiunto una versione (quasi) buona della nostra idea. Con il tempo, vi renderete conto di quanto possa cambiare la vostra idea rispetto alla forma inziale, in molti casi, alla fine, vi ritroverete con qualcosa di completamente diverso.

Non abbiate paura di modificare la struttura iniziale del vostro progetto, non affezionatevi troppo alle origini e pensate, piuttosto, a come evolvere per centrare l’ obiettivo del processo di iterazione: giungere ad una idea di business che sia fattibile, efficace e rivendibile.

Sicuramente il primo problema da affrontare è il nome da dare al vostro progetto. Può essere sicuramente un compito divertente, ma ricordate che è importante!
Un buon nome dovrebbe:

- Essere breve. Nomi lunghi non sono consigliati, cercate sul web e vi renderete conto che difficilmente i servizi più famosi superano le 8 lettere.

- Avere un suono piacevole, scorrevole. Aiuta a ricordare meglio il nome. Per capirci, evitate nomi tedeschi :)

- Essere anglofono. Dalla pronuncia si deve poter risalire subito allo spelling e, quindi, all’URL da scrivere nel browser. Se puntate ad una startup internazionale, vi sconsiglio di dare un nome italiano al progetto. (anche se la parola “spaghetti” ha sempre il suo fascino nel resto del mondo)

- Essere autodescrittivo. Il nome dovrebbe, da solo, rendere l’idea del servizio che si offre. (facile a dirsi...)

Con Ibrii, all’inizio abbiamo stilato una lista di possibili nomi per poi scegliere quello attuale. Non è facile trovare un nome che abbia tutte le caratteristiche di cui sopra, ma con un pò di fantasia e pazienza ci riuscirete. Ibrii, ad esempio, come nome non è autodescrittivo e, secondo qualche nativo anglofono, non è facile risalire dal suono della pronuncia allo spelling. Alcuni lo pronunciano ‘aibri’ e altri ‘ibri’ e, non avendo una pronuncia ovvia, comune per tutti, lo spelling risulta ambiguo. Comunque, per noi è sempre stato ‘aibri’.

Se, già dall’inizio, sapete che la vostra sarà una startup che offrirà diversi servizi agli utenti allora cercate di non legare il nome ad un servizio specifico, ma, piuttosto, trovate un nome che diventi il vostro brand ed assegnate ad ogni servizio un nome a parte.
L’esempio più eclatante è, ovviamente, Google, il quale ha dato ad ogni suo servizio un nome specifico, legato al brand iniziale, es: GoogleDocs, iGoogle, GoogleMaps ecc.
Nella maggior parte dei casi, però, in questa fase, non si può pensare così in grande ed il nome della startup rappresenta il primo servizio che viene lanciato.

A questo punto siete pronti per registrare il vostro dominio (sperando che sia disponibile..) e a pubblicare una pagina con una frase di effetto che vi rappresenterà per molto tempo, finchè non svilupperete il primo prototipo!

Cercate di registrare il dominio il prima possibile e non rimandate perchè serve per iniziare a conferirvi una identità, a sentirvi un team e, soprattutto, ricordate che, nel mondo, almeno un’altra persona ha avuto la vostra stessa idea e, probabilmente, vorrà acquistare lo stesso dominio.

Buon weekend a tutti!

Stefano Passatordi