martedì 13 maggio 2014

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La differenza tra fare l’imprenditore ed essere imprenditore

Fin da bambino sono stato affascinato dalla figura dell’imprenditore e già dai 14 anni quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande, io rispondevo sempre che volevo diventare un imprenditore e possedere una mia azienda.

In realtà neanche ne capivo bene il senso, associavo l’imprenditore ad una persona che viaggia tanto e che quando torna a casa porta con sè tanti regali per amici e parenti. Manco fosse Babbo Natale!

Negli anni non ho mai cambiato il mio obiettivo, anzi l’idea di diventare un imprenditore (o almeno di provarci) è cresciuta sempre di più e si è fatta sempre più forte dentro di  me.
Ciò che sicuramente è cambiata nel corso degli anni è la percezione di cosa voglia dire essere un imprenditore.

Secondo me, esiste una differenza tra fare l’imprenditore ed essere un imprenditore.

Chi fa l’imprenditore, spesso, in realtà, non lo è. Essere un imprenditore, invece, è qualcosa che hai dentro e che nessuno ti potrà mai togliere. Qualsiasi lavoro tu faccia, questo “dono” verrà sempre fuori...prima o poi.

Credo fortemente che essere un imprenditore sia un dono, al quale sono associate alcune qualità:
•    Coraggio: rischiare e decidere a favore dell’incerto piuttosto che il certo;
•    Determinazione: non importa cosa accada, non importa se le cose non vanno come previsto, l’importante è non fermarsi;
•    Intuito: capire e vedere ciò che gli altri non percepiscono e farlo prima di tutti;
•    Distacco: mantenere la razionalità sempre. Più mente e meno cuore;
•    Passione: lavorare con amore dando sempre il massimo;
•    Leadership: convincere tutti a seguirti senza alcun indugio;
•    Mediazione: trovare sempre il giusto equilibrio affinchè si possa procedere nella direzione voluta;
•    Ottimismo: ad ogni problema c’è una soluzione;
•    Abnegazione: enorme spirito di sacrificio e tanta tanta forza di volontà;
•    Creatività: la capacità di pensare soluzioni fuori dagli schemi comuni, ma sempre e comunque efficaci;
•    Integrità morale: rispetto massimo per se stessi e per gli altri;
•    Senso di responsabilità: avere sempre a mente che qualsiasi decisione può avere ripercussioni, anche negative, sulla vita e le famiglie dei collaboratori.

Secondo me, queste sono tra le principali qualità che dovrebbe possedere un imprenditore.
Alcune sembrano in contrasto tra loro, come “distacco” e “passione” che rappresentano un pò l’eterna dicotomia tra mente e cuore. Altre sembrano quasi banali, come il coraggio e l’ottimismo, eppure fanno la differenza in molte situazioni topiche della vita di un imprenditore.

Trovare tutte queste qualità in una sola persona è molto difficile. Trovarle nel giusto equilibrio tra loro è molto raro.
Ritengo che la differenza tra un imprenditore di successo (quello vero e non basato solo sui titoli di qualche articolo di giornale) e uno meno bravo, sia proprio nella perfetta armonia tra le suddette qualità.

E’ inutile essere molto ottimisti se poi la determinazione è poca. E’ inutile lavorare con passione se poi manca il coraggio.

Un imprenditore di successo è colui che ha tutte le qualità di cui sopra e le riesce a gestire nel migliore dei modi, equilibrandole e dosandole naturalmente in base alle circostanze.

Come già accennato in precedenza, credo che gli imprenditori si possano distinguere in due grandi gruppi, due grandi filosofie contrapposte del fare imprenditoria: il razionale e il passionale.

Per fare un esempio concreto, nel caso in cui l’azienda fosse in gravi problemi economici e con basse (ma non nulle) possibilità di risollevarsi, l’impreditore razionale, numeri e carte alla mano, stabilisce e decide che è il caso di chiudere e, magari, ripartire con un altro business. L’imprenditore passionale, invece, va in banca e ipoteca tutto ciò che ha per recuperare il denaro necessario a continuare, sperando che poi tutto migliori.

In tutti i casi, essere un imprenditore è difficile. Molto difficile. 

Puoi essere circordato da tante persone, tanti collaboratori, ma, nella realtà dei fatti, sarai sempre solo. 

Soprattutto quando le cose non vanno come sperato e tutto diventa più pesante.
Ed è qui, secondo me, la differenza tra “fare l’imprenditore” ed “essere un imprenditore”.
Il primo, probabilmente, scappa. Il secondo, sicuramente, resta.

Per quanto mi riguarda, solo il tempo potrà dire se faccio l’imprenditore o se sono un imprenditore...

Ad maiora!
Stefano Passatordi
@passatordi


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