venerdì 9 aprile 2010

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Il primo tassello: il team


Nell’ultimo post abbiamo discusso dell’evento che può scatenare la nascita di una startup, il Bing Bang della vostra avventura: una buona idea.

A questo punto, il secondo passo da compiere è costituire il team che diventerà l’anima e la forza della vostra startup. Per farvi capire quanto sia importante il team, possiamo tranquillamente affermare che esso è come le fondazioni per un palazzo; se non sono solide e ben progettate, possono essere la causa del crollo dell’edificio.
Qualcuno potrebbe pensare che la composizione del team sia il momento più facile e divertente durante la nascita di una startup, ma se non volete che il vostro progetto si sgretoli, come un gigante con i piedi di argilla, allora dovete prestare molta attenzione a questo importante tassello.

Personalmente, ritengo che il numero ideale di membri del gruppo fondatore sia tre (almeno nella fase iniziale), perchè:

- Un team composto da una sola persona non è un team. Si parla di un singolo individuo che crede di poter fare tutto da solo: sviluppo, gestione, fundraising e tutte le altre attività necessarie. Se le vostre giornate non sono lunghe almeno 48 ore e se non disponete del dono dell’ubiquità, personalmente, ritengo molto difficile (ma non impossibile!) gestire professionalmente una startup da soli. Molto più semplicemente, se dovesse accadere qualcosa all’unico fondatore, anche una semplice influenza, si bloccherebbe tutto. Inoltre, considerate che, in genere, un investitore non è molto propenso ad investire in una startup composta da una sola persona (i motivi sono ovvi, si parla di “Effetto Cuba”, ma ne discuteremo in seguito).

- Un team composto da un numero di persone superiore a 3 potrebbe essere difficile da gestire, almeno all’inizio. Considerate che, soprattutto nella fase inziale, nessuno dei fondatori può avere la certezza di quello che succederà e di come evolveranno le cose. In una situazione del genere, è facile intuire che avere troppe teste a confronto, soprattutto in una fase delicata, come quella iniziale, non è consigliabile.

Per questi motivi, ritengo che il team fondatore di una startup non debba superare le tre unità (al max 5 in casi particolari.)

Stabilito il numero, bisogna capire come selezionare le persone del team.

Se siete fortunati ed avete partorito l’idea insieme con uno o due amici, allora il team è già formato. Chi ha avuto l’idea ed ha partecipato attivamente a migliorarla, ha diritto di far parte del team. Se, invece, avete bisogno di reclutare dei founders, preparatevi ad un compito non facile.

Prima di tutto, dovete capire che profilo cercare. Proviamo, quindi, ad individuare quali sono le caratteristiche essenziali che deve avere un ipotetico candidato:

- Deve essere libero da altri impegni per dedicarsi in toto al vostro progetto.

- Deve essere disposto a fare tanti sacrifici, in termini economici e di lavoro. All’inzio, finchè non troverete qualcuno che finanzi il vostro progetto, nessuno potrà percepire uno stipendio (leggi come: deve avere delle proprie risorse finanziare, altrimenti con voi non potrà mantenersi!). Senza considerare che gli orari di lavoro sono massacranti, almeno finchè non si ha un prototipo concreto e funzionante della vostra idea di partenza.

- Deve essere un amante del mondo startup, ovvero, deve leggere blog/riviste in merito e deve essere super informato su tutte le ultime voci dell’ambiente.

- Deve credere in quello che gli state proponendo, deve essere convinto che potete farcela e deve realmente sentirsi parte del progetto. In questo caso, molto dipende anche da voi, se riuscite a vendere la vostra idea e a trasmettere la passione giusta.

- Deve avere delle competenze professionali che non siano già presenti nel gruppo. Insieme dovrete essere in grado di affrontare tutte le difficoltà che incontrerete nei vari settori, tecnico, economico, gestionale, ecc. Tenete in considerazione che, soprattutto all’inzio, nel team non può mancare la figura del tecnico, ovvero di colui che rende concreta e tangibile la vostra idea inziale!

- Deve piacervi come persona :)

Queste sono alcune delle caratteristiche principali della figura che dovete cercare.

In teoria, potreste trovare questa persona in un qualsiasi locale, magari mentre beve fiumi di birra, ma nella realtà vi consiglio, come prima cosa, di contattare amici che ritenete giusti per lo scopo. Successivamente, potreste provare nell’ambiente universitario oppure in quello degli eventi di networking, dedicati a persone come voi (vedi UpStartRoma).

Inizialmente, provate a rivolgervi agli amici perchè, durante l’evoluzione del vostro progetto, i rapporti tra i diversi membri del team potrebbero esser messi a dura prova, soprattutto nelle situazioni in cui la stanchezza e lo stress si fanno sentire. Alla base, quindi, servono dei rapporti già consolidati, se non volete che all’improvviso vada tutto a monte per delle incomprensioni. Il team deve essere molto affiatato!

Inoltre, dovete essere certi che la persona su cui state puntando non venga colpita dal così detto “Effetto Cuba”, ovvero: improvvisamente, abbandona tutto per seguire una cubana/o in giro per il mondo! In poche parole, nessun membro del vostro team deve avere “grilli per la testa”, altrimenti metterebbe in serio pericolo la riuscita dell’intero progetto.

Durante questi mesi di vita di Ibrii, ho avuto modo di capire a fondo l’importanza del team. Ogni difficoltà, da quella tecnica a quella gestionale, passando per quella economica, è più facilmente risolvibile se il team, visto nel suo insieme, possiede due caratteristiche fondamentali:

- Eterogenità delle competenze

- Affiatamento

La prima caratteristica serve affinchè il team sia autosufficiente, in grado di rispondere ad ogni esigenza in maniera autonoma, senza dover cercare degli aiuti esterni (quasi sempre a pagamento!). Questo è sicuramente un punto molto importante anche per l’investitore (ma ne parleremo nei prossimi post).
La seconda caratteristica è ovvia, un gruppo che non è affiatato non può avere una vita lunga.

Concludo questo post con due consigli:

1) Cercate di creare un ambiente di lavoro stimolante e rilassato (..ma non troppo!)

2) Ricordate che idea e team vivono in simbiosi. Una idea fantastica non può essere realizzata se non c’è un team adatto, e ,viceversa, un gruppo di founders, se pur eccellente, perde il suo valore se non lavora ad una idea valida.

Insomma, una buona idea ed un buon team, sono un ottimo inizio per una startup che punta al successo!

Ciao a tutti!
Stefano Passatordi